28 febbraio 2021 Cristina Bonfatti https://player.vimeo.com/video/517753395
Per fortuna, quando è cresciuto il veterinario della struttura visitandolo ha capito la sua vera natura: i carabinieri forestali hanno poi chiamato i volontari di via Nonantola per trovare all’animale una casa idonea
MODENA – E’ stato trovato ferito a una zampa sulle strade dell’Appennino toscano: era un cucciolo, un batuffolo di pelo sofferente che chi lo ha curato ha pensato fosse un cagnotto, un meticcio con parenti di pastore tedesco e lo ha portato in canile. E qui è rimasto per un po’; forse per il suo zoppicare non è mai stato adottato. Per fortuna, quando è cresciuto il veterinario della struttura visitandolo ha capito che era un lupo. Il test lo ha confermato, un vero lupo melanico e di certo in canile non poteva più stare. In attesa di trovare per lui un luogo adatto è stato affidato a un privato, e il tempo è passato. Il lupo è diventato adulto e la zampa è peggiorata. Ma a questo punto si sono interessati alla sorte dell’animale, specie protetta, i Carabinieri forestali che hanno chiamato il Pettirosso per chiedere se in via Nonantolana c’era posto per lui. E la risposta è stata, come sempre, sì. . I volontari sono partiti subito per andare a prendere questo stupendo esemplare. Addormentato, è stato visitato e risvegliato dai veterinari prima di caricarlo nel furgone che lo ha portato alla struttura del centro fauna selvatica modenese. Il lupo ora è in un box temporaneo in attesa di tutti gli accertamenti sanitari e dell’adeguamento della protesi alla zampa per ridarle funzionalità. E’ monitorato dalle telecamere e molto tranquillo. Non potrà più tornare libero nelle sue montagne, ma una volta finite le cure lupo Ezechiele potrà essere inserito nel recinto di quasi 10mila metri di bosco, in compagnia della lupa Frida arrivata al Pettirosso già 5 anni fa.