IL BAMBINO E L’ORSO

Sta facendo il giro del mondo il video in cui Alessandro incontra un orso e con tutta calma si allontana. Gli esperti concordano: «Fate come lui»

Alessandro è stato bravissimo e lo conferma il giro del mondo che il video della sua impresa sta facendo. Alessandro è il bambino che ha incontrato un orso e ha fatto la cosa giusta. Il tutto ripreso dal papà con cui era in giro nel bosco a Nova di Sporminore, in Trentino.

Il bambino è stato tranquillo. La cosa migliore da fare come ha spiegato anche il WWF secondo cui il video «evidenzia l’importanza della conoscenza delle regole di base da mettere in pratica in caso di incontro con l’orso.

Conoscere questi principi infatti permette di non mettere a rischio la propria incolumità e la tranquillità dell’orso».

Quello capitato ad Alessandro e alla sua famiglia è un evento raro: è difficilissimo incontrare un orso. Se non si vogliono correre rischi ed evitare l’incontro basta segnalare la propria presenza, parlando o attaccando allo zaino un campanellino. E se lo si incontra? Fare quello che ha fatto il bambino cioè non scappare, ma «mantenere la calma, parlare e far notare la propria presenza all’orso allontanandosi lentamente».

L’orso era vicino ai cespugli di pino mugo a cui si è avvicinato il bambino che ha seguito alla lettera le regole che appaiono un po’ dovunque nei centri faunisti e all’ingresso dei parchi in Trentino: allontanarsi parlando a voce alta, non necessariamente di spalle, su tutti, oltre all’indicazione di non dare da mangiare gli animali e non lasciare rifiuti abbandonati. In questa zona sono almeno un centinaio gli esemplari di orsi. Quello del video sembra giovane, tranquillo e certamente curioso. Sarebbe stato più pericoloso incontrare una madre con cuccioli da difendere e avere cani al seguito. Se l’orso dovesse minacciare un attacco il consiglio è di stendersi a terra immobili, riparandosi la testa con le mani.
Niente di tutto questo è successo al preparatissimo Alessandro che aveva una gran voglia di vedere un orso secondo papà Loris Calliari ed è stato accontentato. Il Servizio foreste e fauna della Provincia ha spiegato che, nella stessa zona, nei mesi passati, c’erano stati incontri tra uomo e orso in cui un plantigrado aveva volontariamente avvicinato, e in qualche caso seguito per qualche tratto, persone incontrate nel bosco. Forse è lo stesso animale.

Fonte : https://www.vanityfair.it/news/cronache/2020/05/27/il-video-bambino-e-orso-finito-anche-sulla-bbc

Il cane fantasma dell’Amazzonia ora è un po’ meno misterioso, ma rischia di sparire del tutto

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È uno dei mammiferi più sfuggenti ed enigmatici della foresta pluviale amazzonica. Tanto da essersi guadagnato il soprannome di “fantasma”. Lui è il cane dalle orecchie corte, unico membro del genere canino Atelocynus e unica specie del genere nella foresta pluviale amazzonica.

Un gruppo di 50 scienziati ha studiato questa specie cercando di raccogliere il maggior numero di informazioni e immagini con foto trappole. Lo studio è stato recentemente pubblicato sulla rivista specializzata Royal Society Open Science: mappando la gamma della specie e determinando il suo habitat preferito, gli scienziati sperano di aiutare a proteggerlo.

Il cane dalla orecchie corte è una animale solitario e molto schivo: gli stessi ricercatori non l’hanno mai incontrato, e addirittura poche persone che vivono in quelle zone raramente lo hanno visto.

Il cane fantasma dell’Amazzonia ora è un po’ meno misterioso, ma rischia di sparire del tutto

L’autore principale dello studio, Daniel Rocha, ricercatore presso l’Università della California, ha spiegato al New York Times di aver iniziato a interessarsi alla specie nel 2015 quando si è trovato a lavorare nella parte meridionale dell’Amazzonia. Grazie alle nuove tecnologie, molti studiosi sono riusciti a rintracciare alcuni esemplari. Tra i collaboratori dello studio, il professore di ecologia all’Università dell’East Anglia Carlos Peres, ha raccontato che una telecamera è riuscita a filmare un esemplare per circa 20 secondi mentre inseguiva un topo spinoso che si era nascosto all’interno di un tronco vuoto.

Molte specie di canidi, dai lupi ai cani selvaggi africani, cacciano in branchi e preferiscono habitat più aperti, come la tundra o le praterie. I cani dalle orecchie corte, che vivono solo in Amazzonia, sono per lo più solitari e «quasi certamente i più adattati fra i canadi alla foresta pluviale», ha detto il dottor Peres. Sono più a loro agio trotterellando tra gli alberi, lontano da qualsiasi luogo dove le persone possano camminare. Di conseguenza, la specie è «uno dei cani meno studiati in tutto il mondo», ha dichiarato Rocha. Non sappiamo molto del loro stile di vita o strategie riproduttive o di quante ne esistano. Non sappiamo nemmeno cosa mangiano, anche se le immagini fotografiche suggeriscono che a loro piacciono i pesci, i piccoli mammiferi e la frutta.

Il cane fantasma dell’Amazzonia ora è un po’ meno misterioso, ma rischia di sparire del tutto

Combinando i dati sulla posizione delle trappole con i pochi avvistamenti di persona, nonché le informazioni degli esemplari trovati nelle raccolte di storia naturale, Rocha e i coautori dello studio hanno trovato una distribuzione geografica più ampia rispetto agli studi precedenti: il cane è stato visto in cinque paesi e sembra abitare in un’area delimitata a ovest dalle Ande, a nord dal Rio delle Amazzoni e dal a sud e ad est dal margine della foresta pluviale. Inoltre «abbiamo anche scoperto che buona parte della sua distribuzione è minacciata dalla deforestazione», ha dichiarato Rocha. I suoi colleghi prevedono che se il disboscamento, lo sviluppo e altre pressioni non saranno gestito, il cane potrebbe perdere il 30 per cento del suo habitat entro il 2027.

Rocha ha affermato che studi come questo, in cui decine di ricercatori collaborano insieme, stanno diventando più popolari mentre gli esperti cercano di conoscere le molte creature che vivono in Amazzonia. Se sappiamo così poco su uno dei tipi di animali più amati, «immaginiamo quanto non sappiamo di specie meno carismatiche» ha detto Rocha, alcune delle quali potrebbero essere ugualmente minacciate: «Se non sappiamo cosa stiamo perdendo, è davvero difficile preoccuparsene».

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Fonte : https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2020/05/18/news/il-cane-fantasma-dell-amazzonia-ora-e-un-po-meno-misterioso-ma-rischia-di-sparire-del-tutto-1.38859294

E’ di nuovo lunedì

è di nuovo lunedì
è di nuovo Natale
è di nuovo Estate
è sbagliato
ci induce a vedere la vita
come un cerchio infinito
un inseguirsi degli stessi giorni
e così viviamo ogni giorno
in attesa del fine settimana
delle ferie
e non pensiamo che ogni giorno
è unico
lo vivremo una sola volta
come ogni estate
e ogni Natale
e anche ogni lunedì

h24 coi miei cani e le mie gatte

Lavorando da casa ho il privilegio di vivere i miei 4 pelosi 24 ore al giorno e quindi di osservare i loro comportamenti fra di loro, imparare il loro modo di comunicare;
e si scoprono dinamiche inaspettate!
Ho scoperto che la mia Astra ‘dice le bugie’ ad Elliott : se Elliott è vicino a me per elemosinare coccole, Astra finge spudoratamente di inseguire qualcosa sicura che lui si unirà alla fantomatica caccia allontanandosi da me.
Del resto Astra è una femmina adulta, Elliott è un esuberante giovane maschio … non c’è storia 🙂
C’è un continuo gioco di sguardi fra quei due che sto iniziando a capire ed è un bene perchè comunicano allo stesso modo con me;
Capitava spesso che Astra si avvicinasse a me mentre lavoravo al pc, mi guardasse dritto negli occhi con un lievissimo cenno e poi si incamminasse verso il cortile; tutte le volte che provavo a seguirla, notavo che c’era qualcosa; a volte Elliott aveva fatto un buco in giardino, altre volte c’era un cacca in cortile da raccogliere; ho iniziato a fare attenzione e ho scoperto che Astra, non appena fa la caccotta, viene a chiamarmi! Stessa cosa se Elliott fa qualcosa che secondo lei è strano.
Astra comunica veramente moltissimo e soprattutto con lo sguardo.
Elliott invece vocalizza di più … un giorno abbaiava in modo strano, diversamente da quando passa qualcuno troppo vicino al cancello, sono uscita e ho visto che era allarmato dalla presenza di un corvo, non ci sono corvi da noi, e forse anche per Elliott è apparsa una cosa strana … che lo intimoriva.
Qualche giorno fa stesso abbaio … esco … abbaiava ad un ragno e questa mattina ad un grosso insetto nero che si nutriva ronzando rumorosamente nei miei fiori.
Anche le due gatte comunicano diversamente : Ambra quando vuole qualcosa si strofina, cammina sulla tastiera, ti porta allo sfinimento ma in modo gentile; la Cleo invece, se ha fame e non le piace quello che le ho messo a disposizione, inizia a buttare in terra tutto quello che trova sui mobili; quattro pelosi tutti amabili in modi diversi, soprattutto quando dormono 🙂 🙂 🙂


L’Alieno

Da secoli i nostri nonni ci parlano di un posto meraviglioso
alcuni lo chiamano Atlandide
molti lo hanno cercato
nessuno lo hai mai trovato
ho deciso di cercarlo anche io
nello spazio
sono anni che navigo
le mie membra sono sempre più deboli
ma non ho mai perso la speranza di trovare questo luogo
quando mi abbattevo
leggevo le storie dei nostri avi
e continuavo a navigare solo nell’Universo
oggi finalmente l’ho trovato!
è qui davanti a me
è davvero bellissimo, avevano ragione